mercoledì 26 maggio 2010

FORMAZIONE: OBBLIGO DI COLLABORAZIONE CON GLI ORGANISMI PARITETICI

Con il D.Lgs 106/2009, correttivo del Testo Unico (81/2008), il Legislatore stabilisce l’ obbligo per il Datore di Lavoro di effettuare la formazione dei lavoratori in collaborazione con gli organismi paritetici (art.23, correttivo del 37 del T.U.), espressione che ha creato parecchi problemi interpretativi tra le figure della prevenzione.
Sulla questione accorre  in aiuto un articolo del Sole 24 Ore pubblicato sull’ inserto Guida al Lavoro del maggio 2010, disponibile qui. Nell’ articolo, a firma di Mario Gallo, Docente di Diritto del Lavoro, si analizza l’intervento del Ministero del lavoro in risposta a un interpello pubblicato sul sito del Ministero, nel quale sostanzialmente viene chiarito che il ruolo degli organismi paritetici è in realtà molto più marginale di quello che il D.Lgs 106 sembrava delineare.In sostanza questo obbligo di collaborazione consiste nella previa informazione da parte del datore di Lavoro sul tipo di corsi, sui contenuti e sulle caratteristiche dei docenti cui intende affidare la formazione dei propri lavoratori e non, come poteva apparire dalla normativa (e come paventava qualcuno) nella necessità di affidare a tali organismi il compito della formazione.
Inoltre, poichè la funzione degli organismi paritetici in merito alla formazione è semplicemente di orientamento e promozione, non sussiste alcun parere vincolante sul giudizio espresso, e quindi resta valida anche in assenza di esso.
Nella nota del ministero, infine, si precisa “...che nell’ambito del Dlgs n. 81/2008 non è comminata alcuna sanzione per la formazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza realizzata senza avvalersi della collaborazione degli organismi paritetici”, rafforzando ulteriormente la tesi che l’ opinione dei suddetti organismi è soltanto un tentativo del legislatore di imporre una formazione più qualificata ma senza per questo costringere il Datore di lavoro a rivolgersi necessariamente ad interlocutori diversi da quelli prescelti.